L'amore spontaneo per la bellezza e gli scorci di questa valle continua senza accennare a smettere. Un amore sbocciato fin da subito, dalla prima volta in cui misi piede qui in Val di Fiemme (solo due anni fa). Tramonti, albe, il cielo e i suoi boschi, l'Avisio e i nuovi Amici che ho conosciuto. Però la mia "pigrizia" creativa (almeno intesa nel suo senso più puro) fa spesso a cazzotti con la voglia di immortalare questi colori, schiacciata anche da impegni e lavoro sì creativo, ma più rivolto alla pubblicità e alla grafica.
Per fortuna, ogni tanto mi si presenta l'occasione per abbandonare momentaneamente computer e PhotoShop e riprendere in mano pennelli e colori più naturali, occasione per tornare ad utilizzare le mani, libere.
Assieme a
Silvietta abbiamo realizzato uno scorcio di questa "magic valley". Ne è venuto fuori qualcosa di inconsueto: su una tavola di compensato sottile (probabilmente proveniente proprio dal legname di questi boschi) già sagomata casualmente nella parte superiore, Silvietta ha iniziato ad applicare legnetti, sabbia, muschi essiccati e marmini.
Un mosaico riciclart insomma, per dare dimensione all'insieme.
Per complicarmi la vita, solo dopo questa applicazione sono intervenuto io riproducendo una vista della valle da Cavalese, con il consueto mix di acquerello e acrilico. Si nota l'Avisio, un accenno di Tesero e Panchià in lontananza con le Pale di San Martino sullo sfondo. I tagli alla tavola base nella parte superiore "pescano" il colore bianco del muro di sfondo, diventando nuvole.
È un regalo di compleanno per sua figlia, che ha apprezzato.
Devo lasciare più spesso tastiera e mouse per riprendere in mano pennelli e aerografo ...